‘Livorno: un porto e la sua città’ è un lavoro editoriale curato dal Prof. Marco Massa.
Un nome di punta (è sufficiente dare un’occhiata a questo curriculum, per rendersi conto della professionalità del protagonista) nel panorama delle cosiddette ‘archi-star’ italiane.
Ma soprattutto, in questo caso specifico, autore di un volume che è stato recentemente presentato in occasione di un dibattito ospitato dalla storica Sala Ferretti, cuore pulsante di uno dei monumenti simbolo di Livorno: la Fortezza Vecchia.

L’architetto Marco Massa, autore del volume presentato in Fortezza Vecchia
Servito parallelamente come momento prezioso per l’agognato battesimo ufficiale del sempre più discusso pontile rimovibile (leggi qui le ulteriori motivazioni alle precedenti perplessità già suscitate dall’opera) che unisce la Fortezza alla terraferma, all’altezza della piazzetta ‘Tito Neri’, l’evento ha rappresentato in primis una vetrina importante all’interno della quale illustrare progetti e studi commissionati dalla Port Authority labronica.
Palazzo Rosciano è intervenuto con il numero uno Giuliano Gallanti e il responsabile Claudio Vanni (capo area pianificazione). Quest’ultimo è stato chiamato anche a illustrare i dettagli del nuovo Piano Regolatore progettato dall’architetto Augusto Cagnardi, presente in sala così come l’Assessore Comunale al Commercio Paola Baldari e la vice Sindaco Stella Sorgente.
Il ruolo di moderatore dell’incontro è spettato invece al Direttore de Il Tirreno Omar Monestier.
Il volume in questione contiene numerosi e variegati spunti, tutti ruotanti intorno al tema della possibilità di integrare in futuro quanto più possibile l’area del porto e a quella urbana vera e propria. Un’analisi comprensiva di una riorganizzazione dell’area della nuova stazione marittima, della sostenibilità e dell’efficienza dell’uso dello spazio portuale ma anche del potenziale recupero delle Cantine e del Circuito dei Fossi, oltre a quello della stessa Fortezza Vecchia.
Nel libro, si riscontrano parecchie rivisitazioni dello spazio urbano limitrofo al al porto e alla Fortezza Vecchia, posizionata secondo l’autore in maniera strategica per svolgere concretamente il ruolo di cerniera tra porto e città. Massa ha rilanciato così alcune strumenti inseriti nel Master Plan a carattere orientativo e redatti già cinque anni orsono. Uno studio condotto in prima persona ma coadiuvato anche da altri dodici autori, compresi tra ricercatori universitari e dipendenti della Port Authority.
Di particolare rilevanza per il Consorzio Nautico e tutti gli amanti del mare livornese, tra le varie proposte progettuali esposte, segnaliamo le seguenti:
L’ex silos sulla calata Sgarallino – Particolarmente originale è inoltre la proposta di recupero del Silos. Vero e proprio baluardo paesaggistico, il bene architettonico è oggi collocato come un’enclave al centro di un’area che resta adibita a piazzale di imbarco a servizio dei traghetti. L’idea è di utilizzarlo almeno in parte per servizi alla città, mentre la copertura potrebbe assumere un ruolo di belvedere, terrazza panoramica sul porto e la città. Massa propone inoltre di collegare il silos alla fortezza. Come? Con un percorso aereo simile a quello progettato per collegare il quartiere della Venezia alla nuova stazione marittima. Il tratto pedonale sopraelevato dovrebbe sbarcare direttamente nel silos e da lì un ascensore potrebbe portare il turista direttamente sulla terrazza, dove ad accoglierlo ci sarebbe un bar o un ristorante.
La Fortezza Vecchia – Naturalmente, non potevano mancare nel dibattito anche le riflessioni sul futuro della Fortezza Vecchia. Per Massa il monumento mediceo è il vero fulcro della nuova relazione tra città e porto, fra spazi pubblici e la nuova stazione marittima. L’obiettivo è quello di restituire al manufatto l’acquaticità originaria. In origine, infatti, si accedeva al complesso fortificato solo via mare, grazie anche allo scavo di un canale tra il 1522 e il 1523 che lo isolò dal resto della città. L’opera di restauro prevede la completa messa in acqua del manufatto. Per la Fortezza Vecchia è inoltre prevista una nuova accessibilità: il manufatto sarà collegato con il quartiere Venezia e il centro storico attraverso un nuovo percorso pedonale ottenuto interrando un tratto del viale lungomare e restaurando l’originale ponte sul canale Venezia; mentre a sud verrà realizzata una nuova passeggiata lungomare che, partendo dalla Terrazza Mascagni e attraversando la Bellana, raggiungerà il porto storico.
Il mercato flottante – Nel volume occupa infine uno spazio rilevante il progetto relativo alla valorizzazione del sistema dei fossi. L’idea, già presentata in passato, è quella di trasferire il tradizionale mercatino americano di Livorno dalla sede provvisoria attuale, sui piazzali della vecchia stazione marittima, nel cuore della città storica, di fronte alla Fortezza Nuova, ricostruendolo in forma galleggiante. A detta del professor Alessandro Rosselli, che ha curato la messa a punto del progetto, si tratterebbe del primo mercato flottante delle pulci in Europa. La proposta si basa sul riutilizzo dei container attualmente usati per le attività commerciali.
Per maggiori dettagli, si consiglia la lettura dell’articolo pubblicato da quilivorno.it e il pezzo inserito online dall’ Informatore navale.
E voi, cosa ne pensate delle proposte progettuali illustrate sopra? Sono di vostro gradimento?
E soprattutto, sono sostenibili sotto il profilo sia logistico sia economico?
Fateci conoscere i vostri pareri attraverso i commenti.