E’ dei giorni scorsi la pubblicazione da parte della cronaca locale de Il Tirreno di un intervento a firma di Nicoletta Batini. La candidata, scelta direttamente dall’Amministrazione Comunale, per la corsa alla poltrona della Presidenza dell’Autorità Portuale di Livorno (approfondisci la notizia proprio in questo articolo), ha tenuto a formulare alcune precisazioni a proposito di un suo precedente post. Un articolo realizzato in origine per le pagine virtuali della collettività ‘Amici di Livorno’, il gruppo che rappresenta ormai un vero e proprio punti di riferimento per la discussione su Facebook sui temi del futuro socio-economico-politico della città dei Quattro Mori. La tematica trattata è ovviamente quella della recentissima approvazione del Piano Regolatore del Porto e il connesso restyling che porterebbe alla nascita della nuova Darsena Europa: materia del contendere, i conti ipotizzati per sostenere il finanziamento dei lavori e che, almeno secondo il parere dell’economista livornese, dirigente al dipartimento del Tesoro del Mef, non tornerebbero affatto. Nella riflessione si legge:
“Per la Darsena Europa Fase Uno (salvo possibili sottostime, mancando a tutt’oggi il progetto definitivo e uno studio di sostenibilità economico-finanziaria dell’opera) ci vogliono 650 milioni di euro e io non ho mai ipotizzato un costo di 800 milioni di euro, mi si consenta di specificare perché. La cifra assicurata con fondi pubblici nazionali è passata da 170 (come dichiarato dalla Regione Toscana alla fine del 2014) a 250 milioni di euro (come indicato nell’ultima bozza dell’Accordo di Programma). I restanti 400 milioni di euro sono da chiedere in prestito a banche (commerciali o internazionali) e sono quindi soggette a valutazioni delle banche stesse. Che sia l’Autorità Portuale o un privato a chiederli, cambia poco nella sostanza. Nella migliore delle ipotesi, mancano dunque all’appello ancora 400 milioni, di cui 50 sono stati concordati dal Governo ma purtroppo non sono entrati nel Def 2015.”
Potete approfondire leggendo l’intervento, integralmente e nel dettaglio, attraverso questo link.

Il nuovo volto del Porto di Livorno previsto dal Piano Regolatore appena approvato (grafica tratta da Il Tirreno)
‘Figlia d’arte’ di Beppe Batini, avvocato e figura storica della Democrazia Cristiana locale, la 45enne incarna una figura di spessore nel proprio campo professionale, considerato che nel curriculum può vantare persino un’esperienza al Fondo monetario internazionale di Washington dopo aver conseguito la laurea in economia alla Scuola Sant’Anna di Pisa e il dottorato in Finanza Internazionale e Phd ad Oxford in economia monetaria.
Chi fosse interessato all’argomento, si può quindi leggere anche un ulteriore pezzo uscito sull’edizione di lunedì 20 aprile de La Nazione, cronaca di Livorno, per chiarirsi ancora meglio le idee sulla visione che porterebbe in dote il personaggio inserito dal Sindaco di Livorno Filippo Nogarin nella terna dei papabili presentati in origine all’ex Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi (poi dimissionario a causa delle ben note vicende. Per chi non ricordasse, leggere qui). Tre nomi sul destino dei quali, ad oggi, dovrà decidere invece il nuovo titolare del Dicastero Graziano Del Rio.
L’articolo menzionato sopra è il seguente: articolo Nazione – Batini 20/4/2015

L’ingresso dell’edificio che fa da sede all’Autorità Portuale di Livorno lungo gli Scali Rosciano
Per la cronaca, gli altri candidati in lizza sono: l’attuale numero uno al timone dell’Authority, il 76enne avvocato genovese Giuliano Gallanti (un passato in Regione Liguria nei gruppi Pci e Ds prima di insediarsi quattro anni fa al posto di Roberto Piccini e ora sostenuto da Provincia, Capraia e Collesalvetti per un rinnovo del mandato scaduto ufficialmente lo scorso 13 aprile) e il commissario dell’Autorità Portuale di Piombino Luciano Guerrieri (ex sindaco della città dell’acciaio dal 1995 al 2004, indicato dalla Camera di Commercio). Naturalmente, nel braccio di ferro politico-burocratico per l’elezione del cosiddetto ‘Sindaco del Porto’, s’inquadra il dilemma di un indirizzo ancor più generalizzato: proseguire nel solco di quanto già fatto sin qui o eleggere un personaggio totalmente inedito, sospinto in primis dal Movimento 5 Stelle locale, per rompere e sconfessare anche il più recente passato della gestione Pd?
Come aveva già ben scritto qualche settimana fa David Evangelisti sulle pagine online de Il Fatto Quotidiano, la partita per la presidenza dell’AP labronica deve articolarsi soprattutto attraverso alcuni snodi chiave. Un paio almeno quelli cruciali: la possibile decisione da parte del Ministero di nominare un commissario pro tempore, pur sempre scelto nella terna, “e poi, una volta approvata la riforma, nominare il presidente. Potrebbe anche ripetersi quanto avvenne nel 2011: Gallanti venne prima nominato commissario e poi, dopo 3 mesi, presidente (anche grazie all’ok di Comune di Livorno, Provincia e Capraia). E infine resterà da vedere se avverrà o meno l’accorpamento tra le authority di Livorno e di Piombino.” La riforma della legge 84/94 è infatti ancora oggi una ‘patata bollente’ che attende di essere affrontata e pelata, una volta per tutte, con decisioni certe.

Giuliano Gallanti, il Presidente uscente a marchio PD

Nicoletta Batini, l’outsider ‘a 5 Stelle’

Luciano Guerrieri, il terzo incomodo
Peraltro, proprio in queste ore, la stessa Batini ha rilasciato un’interessante intervista al sito web di settore www.informatorenavale.it (per la precisione, potete leggerla meglio a questo link). Una chiacchierata grazie alla quale vengono tracciate alcune tra quelle linee guida programmatiche che determinerebbero l’indirizzo a seguito di un suo potenziale prossimo insediamento alla presidenza di Palazzo Rosciano. Tra i vari spunti, è interessante scoprire proprio la visione della Batini per quanto concerne il settore della nautica da diporto cittadina.
Nell’articolo citato sopra infatti, si può ritrovare un passaggio importante nell’ottica del punto di ormeggio nell’area della Bellana. Una menzione chiave, che fuga ogni dubbio sull’eventuale disponibilità della Batini a supportare concretamente il lungo percorso progettuale portato avanti sino a questo punto, con grande forza di volontà ed altrettanta competenza, dal Consorzio Nautico di Livorno:
“Per quanto riguarda invece la diportistica, la riorganizzazione prevista nel programma della candidata coinvolge principalmente la nautica da diporto locale disseminata lungo i Fossi e nel Porto Mediceo, all’interno del quale già da tempo è prevista la realizzazione del porto turistico per la diportistica di lusso. Per consentire la riorganizzazione di tali spazi, le 1.400 imbarcazioni ospitate attualmente lungo i Fossi e nel Porto Mediceo dovrebbero essere spostate: da qui l’idea di costruire un ulteriore punto di ormeggio. Una significativa opera di riordino della nautica, dunque, che innalzerebbe anche la richiesta di manodopera e il livello di occupazione.”