Ci sono voluti ben 62 anni, un iter politico-burocratico a dir poco tortuoso e non sia più neanche bene quante varianti ratificate in corsa. Ma, alla fine, il gran giorno per il porto di Livorno è arrivato. Il D-Day per lo sviluppo dell’economia marittimo-commerciale della città dei Quattro Mori è coinciso con il 25 marzo 2015: la data è di quelle da segnare sul calendario, grazie al concretizzarsi della tanto agognata approvazione del piano regolatore del porto maturata in sede di Consiglio Regionale.

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi stringe la mano al Sindaco di Livorno Filippo Nogarin in occasione della firma dell’accordo di pianificazione (foto, come quella d’apertura, tratta da Il Tirreno)
Malgrado gli ulteriori rallentamenti e i conseguenti timori sul possibile lieto fine collegati alle titubanze manifestate di recente dalla nuova Amministrazione Comunale insediatasi a Palazzo Civico lo scorso giugno (i dubbi del gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle labronico riguardavano alcune previsioni del Prp, in particolare focalizzati sulla costruzione della ‘famigerata’ Darsena Europa e sulla prossima destinazione d’uso del bacino di carenaggio – vedi qui), alla fine si è riusciti a tagliare un importante traguardo per il futuro della città di Livorno.
Prima del via libera da parte di Firenze, pochi giorni prima in Comune si era infatti riusciti ad approvare l’altrettanto fondamentale Variante Anticipatrice al Piano Regolatore Generale (meglio conosciuto come Strutturale). Una sorta di ‘mission impossibile’, visto che il Prp era stato un prodotto ereditato fondamentalmente a scatola chiusa dalla precedente Amministrazione. Un lascito peraltro condizionato da un tempo insufficiente per venire eventualmente di nuovo analizzato e corretto senza finire con lo sforare le improrogabili scadenze burocratiche ed incappare, di conseguenza, in sanzioni, O, nell’ipotesi ancor più funesta, nel decadimento dai benefici economici corrisposti attraverso i finanziamenti regionali (vedi qui).

Una slide esemplificativa del completo inquadramento del Progetto Bellana con la nuova configurazione della rimodernata Darsena Morosini
Fondamentale a tal fine, era stata allora la stipula del protocollo integrativo da parte del Sindaco Nogarin con il presidente dell’Autorità Portuale Gallanti, il presidente della Provincia Franchi e il presidente della Regione Toscana Rossi: una ‘conditio sine qua non’ imprescindibile al fine dell’ottenimento del semaforo verde da parte dello stesso Consiglio Comunale labronico. D’altronde, la stessa legge 84/94 stabilisce che il Prp non possa essere contrastante con il Prg, di competenza proprio del Comune. Infatti, proprio grazie al documento citato sopra, si potranno modificare, anche in seconda battuta, alcune parti del perimetro del piano regolatore portuale relative all’ambito ‘porto-città’: Stazione marittima, Porta a mare, Porto mediceo e, soprattutto per quanto riguarda l’interesse del Consorzio Nautico di Livorno, il comparto della Bellana.
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